IL GIARDINO BOTANICO
Nel mio giardino, in Valsessera,
c’è un genius...mon amour!
14 collezioni di bellezze e un bellissimo giardino d'inverno
Questa avventura è cominciata trenta anni fa quando iniziai a prendermi cura di questo luogo a Caprile sulle Alpi Biellesi a 520 metri sul livello del mare. E’ un ambiente scosceso, con terreno povero e clima tipico delle zone prealpine piemontesi, con estati gradevolmente calde e mai afose e inverni abbastanza freddi anche se non rigidi. Durante le soleggiate estive si raggiungono facilmente i 30° ma molto di rado vengono toccati i 35°.
Scendendo dal Vicolo Giardino Belvedere Mariateresa appare una conca semicircolare quasi un grembo, circondata da faggi, castagni, tigli, frassini, acacie, querce, roveri di Slavonia, oltre a numerosi biancospini.
La casa è sulla strada e proseguendo tra fitte quinte di alberi si raggiunge il sonoro torrente Caneglio.
In una terra non più coltivata, la vegetazione aveva ripreso i suoi spazi e nei primi interventi di pulizia sono emerse le tracce del passato con alberi da frutto inselvatichiti, tralci di vite ostinati a sopravvivere, muretti a secco deruti e un sentiero invaso da rovi che conduce al torrente dove lavavano i panni. Asini, pecore e capre sono state il sostentamento e compagnia di chi ha abitato qui in anni lontani praticando una vita dura.
Fu faticoso seppur facile decidere per lo sfalcio dell’erba, l’asportazione degli arbusti che impedivano il passaggio, eliminare i rovi che impedivano l’individuazione dei percorsi e rintracciarli; più difficile fu non alterare l’anima del sito nell’organizzare i successivi interventi con l’osservazione attenta dell’esistente per cogliere le potenzialità di quell’ecosistema.
Fare un giardino strutturato ha presupposto un’azione massiccia sul territorio recuperando terreni franati con spostamento di terra con mezzi pesanti e rinforzamenti con palificate di castagno, abbattimento di alberi, creazione di quinte, prospettive e isole con siepi. Il mio obiettivo è stato quello di trovare un accettabile compromesso tra introdurre vegetali nuovi creando un Giardino Botanico, e mantenere l’esistente, rendendolo accessibile attraverso le proposte del Giardino Olistico.
Adiacenti alla casa c’erano alcuni alberi che garantivano l’ombra necessaria al riposo e alle letture e poteva bastare, ma non sono riuscita a resistere al pensiero di un mondo di possibilità per profumare i giorni, sperimentando nuove piante con qualche massa fiorita mettendo a dimora le rose rampicanti, i glicini, i gelsomini.
Ho eseguito personalmente parte del lavoro come nuove introduzioni, semine, piantumazioni, potature, con l'aiuto di un giardiniere e amici, tra visite che guido sapientemente, trasmettendo la mia passione per le piante.
In questo angolo della Valsessera nelle Alpi Biellesi, anche con l'aiuto di importanti vivaisti, arrivano da tutto il mondo le migliori selezioni che vanno ad implementare 14 importanti “collezioni” da me realizzate di:
rododendri, cornus, aceri, magnolie, viburni, hoste, hamamelis, roseti, ortensie, hellebori, felci, bulbi, iris, e piante acquatiche.
In inverno, quando il giardino diventa silenzioso, molti alberi dalla corteccia decorativa lo colorano, mentre le conifere e i sempreverdi lo profumano. Sono tutti generi particolarmente ben rappresentati. Hanno mantenuto il loro posto, molte piante autoctone come querce, betulle, tigli e conifere. Per prendere coscienza delle peculiarità del luogo ho vissuto stagione dopo stagione valutando anche la presenza di animali che vi transitano abitualmente: caprioli esperti nel sbucciare le cortecce dei giovani alberi, cinghiali che dissodano il terreno, le volpi che mangiano i piccoli roditori, l’airone che concepisce il bio-laghetto quale ristorante con menù di pesce fresco a disposizione, quali carpe giapponesi Koi oltre a numerosi pesci rossi. Si salvano solo le piante aromatiche; così per riuscir a convivere con gli animali ho deciso di recintare anche se parzialmente, con rami di castagno caduti, la zona del Giardino Botanico.
ALCUNI DEI MAGNIFICI ESEMPLARI DI FIORI/PIANTE PRESENTI NEL GIARDINO BOTANICO
AMBIENTE
FLORA
In questo angolo della Valsessera nelle Alpi Biellesi, con l'aiuto di importanti vivaisti, arrivano da tutto il mondo le migliori selezioni di piante rare e preziose che vanno ad implementare 14 importanti “collezioni” realizzate da Mariateresa Belvedere: rododendri, cornus, aceri, magnolie, viburni, hoste, hamamelis, roseti, ortensie, hellebori, felci, bulbi, iris e piante acquatiche.
FRUIZIONE DEI PERCORSI BOTANICI
Coltura e Cultura
Percorsi botanici:
visite guidate da Mariateresa Belvedere e collaboratori per le scuole e per le famiglie.
Alberi protagonisti:
sono presenti alberi come la metasequioia (Metasequoia glyptostroboides). Tra gli alberi di particolare interesse, un acero sulle rive del bio-laghetto.
All’ingresso del giardino nelle vicinanze della Piazzetta Genius Loci il custode del Giardino, sono presenti inoltre esemplari di aceri giapponesi.