LE SCULTURE
Il GIARDINO BELVEDERE MARIATERESA si può definire un’opera d’arte ambientale, inserita nel Comune di Caprile in Valsessera nelle Alpi Biellesi.
La sua storia è nata dall’interesse per la botanica di Mariateresa Belvedere e la sua fantasia, ed è divenuta realtà grazie alla creatività degli artisti Fabio Nicola del laboratorio “Homo Faber”, Anna Maria Miglietta e Giacomo Sparasci del laboratorio “Guardiano delle acque”, Andrea Gamba del laboratorio “la Foresta di Sherwood”.
L’installazione di grandi sculture vivibili realizzate in corten e in legno, recuperando i tronchi tagliati derivanti dalla pulizia del bosco, della consistenza di circa 8 ettari, annesso al giardino, sono state concepite come giochi ed elementi di sosta e aggregazione, all’interno di un giardino paesaggistico appositamente disegnato per garantire una visione armonica di arte e natura.
La Dama dei Venti, il Drago del Giardino D'Acqua, la Casa sull’albero delle Api di 6 metri di altezza e tre metri di circonferenza, la Farfalla sull’Altalena di 120 cm. per 110, i due Bruchi lunghi sette metri allungati sul prato, il Gufo addetto all'Accoglienza che attende i visitatori all’ingresso del giardino, Genius Loci il custode del Giardino, adagiato dietro una lunga panchina che osserva benevolo chi si siede…
E poi otto funghi guardiani alti da 1 metro a 3 metri, la Cicogna della nuova Vita nel suo nido, 17 Coccinelle alleate del Giardino di cm.40 l’una di pietre dipinte, 20 Formiche Laboriose di legno e corten di 25 cm. l’una, due pannelli di corten con scritte delle massime.
Sono segni, simboli e frammenti di architetture fantastiche ispirate al mondo naturale, per un’incalzante sequenza di forme e immagini colorate.
Un’opera d’arte in scala ambientale che è al contempo narrazione di più racconti, poesie, rime e fiabe e creazione di un nuovo tipo di giardino, capace di proiettare il visitatore in un universo fantastico custodito nel cuore della Valsessera.
Dal giorno 13 giugno 2020, l’apertura al pubblico dell’area, identifica il GIARDINO BELVEDERE MARIATERESA come un parco aperto fruibile da tutti, previo appuntamento.
La sua peculiarità lo rende però ben più di un semplice spazio verde: esso si pone come elemento di forte qualificazione del territorio biellese sul piano estetico (la creatività e la bellezza delle opere), ambientale (le essenze botaniche come “luogo ospitale” per la fauna del territorio) e sociale (un punto di ritrovo e di svago, gioco, didattica).
Le sculture e l’ambiente, infatti, sono stati concepiti come oggetti di contemplazione ma anche come spazi nei quali agire con finalità ricreative e educative, e suggeriscono attività ispirate alla fantasia e al rispetto della natura.